Medjugorje, 25 settembre
2010
"Cari
figli,
oggi sono con voi e vi benedico tutti con la mia
benedizione materna di pace e vi esorto a vivere ancora di più la vostra vita
di fede perché siete ancora deboli e non siete umili.
Vi esorto figlioli, a parlare di meno e a lavorare di più
sulla vostra conversione personale affinché il vostro testimoniare sia
fruttuoso.
E la vostra vita sia una preghiera incessante.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Come sapete, i messaggi del 25 del mese che vengono dati
attraverso la veggente Marija Pavlovic, sono i messaggi che la Madonna rivolge
alla Parrocchia. Sono diversi, per esempio, dai messaggi che la Madonna rivolge
attraverso la veggente Mirjana, perché quelli sono rivolti soprattutto a coloro
che sono lontani. La Madonna in quell'occasione viene a pregare per i non
credenti, per quelli che non conoscono ancora l'Amore di Dio.
Alcuni hanno definito questo messaggio che la Madonna ha dato
attraverso la veggente Marija, “una piccola tiratina di orecchie”. Diciamo che la Madonna, come
nostra Madre e come tutte le madri – ma Lei è più di tutte le altre madri - usa
i tasti della tastiera del cuore materno, quindi incoraggia, quando c'è da incoraggiare,
ci fa sentire il suo Amore quando ci sentiamo un po' sperduti, un po' soli, ci
sostiene quando siamo deboli e qualche volta ci corregge. In tutti i suoi
messaggi in diverse occasioni ci ha corretto. Alcuni dicono che ci ha tirato le
orecchie, ma no! La Madonna non ha
tirato le orecchie, quando da piccoli ci tiravano le orecchie, faceva male. La
Madonna non fa mai male, è sempre molto dolce anche quando corregge, non usa
mai parole pesanti, ma lo fa con molta dolcezza e poi, sempre, per così dire,
volge in positivo.
Non c'è dubbio che in questo messaggio la Madonna ci vuole
correggere da quello che vede, che vede Lei e che vediamo anche noi, per la
verità! Però inizia con una nota di speranza, una nota positiva, di gioia: “oggi
sono con voi”. La Madonna vuole sottolineare questa immensa Grazia del
fatto che l'Onnipotente Le permette di essere con noi ogni giorno, in modo
speciale Le permette di darci i messaggi. La Madonna ha detto che dobbiamo
essere grati a Dio che Le permette questo.
E poi sempre con una nota positiva dice:”Vi benedico
tutti”, quel tutti lì, vuol dire: nessuno
escluso neanche i peccatori, neanche gli ostili. “Con
la mia benedizione materna di pace”, cos'è la benedizione di Maria materna di pace? E' quella benedizione
che dà come Madre e come Regina della Pace e che infonde nel
nostro cuore la pace e poi, in questa nota positiva non c'è rimprovero, non
c'è una tirata di orecchio, ma c'è l'esortazione. La Madonna dice
due volte la parola: “esorto”. Vediamo la prima esortazione: “vi
esorto a vivere ancora di più la vostra vita di fede perché siete ancora deboli
e non siete umili”.
Dunque un'esortazione, cari amici, a vivere più
intensamente, con più buona volontà, con più
determinazione, con più decisione, la nostra vita religiosa, cioè il nostro rapporto
con Dio. Quindi la nostra vita di preghiera, la nostra vita spirituale che si
esercita soprattutto attraverso le virtù della Fede, della Speranza e della
Carità e poi naturalmente di tutte le virtù morali, perché, dice ancora la Madonna:
”Siete ancora deboli”. Cosa vuol dire siete ancora deboli? Siete
ancora fragili, siete ancora soggetti alle passioni della carne, siete ancora
soggetti all'oscurità della mente, agli sbandamenti, siete ancora soggetti alle
attrattive del mondo, alle sue seduzioni, siete ancora deboli nei confronti
delle tentazioni del maligno, per cui siete prede di cui Satana si può
facilmente impadronire. E, dice la Madonna - nonostante siate deboli,
pensate di essere forti, per cui vi proponete come persone: noi ci siamo
convertiti, io mi sono convertito a Medjugorje, eccetera eccetera..:
- ”e non siete umili”, capito? Non siamo consapevoli della nostra debolezza, della
nostra fragilità, ci autocompiacciamo, ci mettiamo in evidenza. Lo sappiamo
tutti, ma guardate che dobbiamo guardarci tutti uno per uno allo specchio,
perché qui la Madonna, a quanto pare, parla per tutti, quindi ognuno deve
fare il suo esame di coscienza. Attenzione, vedete che la Madonna dice che
siamo deboli, in fondo dice una cosa che possiamo constatare anche noi. Lo
vediamo quanto siamo deboli! Basta che il diavolo fischi, che noi subito
drizziamo le orecchie! Insomma, sentiamo subito il richiamo della
foresta! Appena il mondo fischia, le passioni si svegliano, non c'è niente da
fare! Quanto siamo deboli ce ne accorgiamo anche noi, però la cosa più grave è
quando la Madonna ci dice che non siamo umili, la mancanza di umiltà è una
porta aperta al demonio! Perché se noi fossimo deboli, ma consapevoli della
nostra debolezza, staremmo attenti, invece la mancanza di umiltà vuol dire che
non ci crediamo deboli e non chiudiamo le porte - noi siamo forti - e il
demonio entra a suo piacimento. Come dice Santa Caterina da Siena: “La
superbia è una nuvola che impedisce di vedere”, la mancanza di umiltà conduce
all'accecamento e questo è gravissimo, attenzione!
Poi la Madonna va al concreto, cioè qui si
rivolge proprio a noi che andando a Medjugorje abbiamo sentito la chiamata,
abbiamo raccolto l'appello della Madonna alla conversione, la quale,
come ha detto Lei stessa, è l'opera di tutta una vita. La Madonna va al
concreto: “Vi
esorto figlioli, a parlare di meno”, quindi
la Madonna non dice di tappare la bocca. Una volta la Madonna ha detto: “vi
esorto a parlare di meno, a non parlare della preghiera ma a pregare!” e “vi
esorto a parlare di meno della conversione ma a convertirvi”. Ci esorta a parlare di meno,
cioè non esibiamo la nostra conversione, non esibiamo la nostra conversione
perché è pericoloso, credetemi è pericoloso! E' perfino pericoloso andare in
giro a dire che siamo dei poveri peccatori, credete è molto meglio star zitti!
Meno si parla di sé, meglio è, e lasciamo che sia Dio che, se vuole, faccia
parlare qualcun altro di noi. Quindi ci esorta a parlare di meno, specialmente
meno di noi stessi; e invece ci invita a: “lavorare di più sulla
vostra conversione personale”. La Madonna
dice di parlare di meno in generale - parlate di meno, pregate di più - però
qui in particolare va di più sul concreto, questo lo aveva già detto una volta;
“parlate di meno della vostra conversione
e lavorate di più per convertirvi”, perché, dice la Madonna, se voi parlate
della vostra conversione, dopo come dice il Vangelo - dopo che uno spirito è
stato cacciato da una persona quello vaga nel deserto a raccogliere sette
spiriti peggiori di lui e parte all'assalto di quella persona e dice Gesù: “per
quella persona la condizione è peggiore di prima” (Matteo 12,43-45 e Luca 11,
24-26).
Quindi attenzione, cari amici, siamo in
pericolo, siamo in pericolo continuamente! “Vi esorto a parlare di meno e a
lavorare di più sulla vostra conversione personale, affinché il vostro
testimoniare sia fruttuoso”. Alla fin fine, la gente non ha
bisogno di molte parole perché vede, vede se una persona è convertita, vede
quanto è convertita, vede quanto è umile, vede quanto è stabile, vede quanto è
forte, insomma non c'è bisogno di tante parole. Il discorso è chiaro per tutti
noi! Basta guardarci dentro, perché se parliamo della conversione, ma poi non
siamo veramente convertiti, il nostro testimoniare non è fruttuoso, anzi!
Allora questo passaggio è molto concreto. Si
vede che la Madonna aveva qualche bruscolo nell'occhio, questo è il punto, cioè
per dire questa cosa vuol dire che, guardando tutto il popolo di coloro che
hanno risposto alla chiamata,
ha visto qualcosa che non andava, prima nella parrocchia di Medjugorje, poi in
tutti noi: “Vi esorto, figlioli, a parlare di meno e a lavorare di più
sulla vostra conversione personale affinché il vostro testimoniare sia
fruttuoso”.
E poi la Madonna finalmente dice quello che Le sta più a
cuore - cosa parlate a fare, pregate! Non parlate, pregate! -. Sia ben
chiaro che c'è anche una parola forte: è
la Parola della potenza dello Spirito Santo, ma quella la si ha se si vive una
vita di preghiera e dice: “E la vostra vita sia una preghiera
incessante". “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Dunque, cari amici, cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo dedicarci, nel silenzio, nell'umiltà, nella consapevolezza della
nostra debolezza, all'opera della nostra conversione. Nella preghiera noi
vediamo ciò, ci specchiamo in Dio, nella preghiera Dio ci fa vedere dove siamo
deboli, nella preghiera ci fa vedere cosa dobbiamo cambiare, nella preghiera
Dio ci fa vedere quali decisioni dobbiamo prendere per migliorarci, per amarLo
di più.
E' nella preghiera che avvengono grandi eventi,
perché la luce di Dio ci rischiara e la volontà prende le decisioni nella
preghiera. Che la preghiera sia incessante, cioè sia un continuo stare
davanti a Dio, sia un continuo vivere in Dio, sia un continuo essere
consapevoli della presenza di Dio nel nostro cuore. La buona volontà,
diceva Santa Caterina da Siena:
”è una preghiera continua”.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it